Bodies è un campionario di corpi autentici, una liberazione fisica e mentale.
Bodies è un lavoro in corso che prende forma poco dopo l’inizio della pandemia. Mentre eravamo a casa ci siamo misurati con tutto: affetti, casa e corpo.
Ogni cosa si è manifestata in modo più forte perchè abbiamo avuto il tempo di esplorarla, di viverla in modo più intenso e per un tempo più lungo. Così come la casa improvvisamente diventa un luogo da ri-scoprire, allo stesso modo lo diventa anche il corpo e il nostro rapporto con esso.
L’esplorazione e la voglia di evadere, di manifestarsi, diventa estremamente forte e così diventa forte anche ciò che siamo.
Perchè esistiamo e questo basta per avere il diritto di mostrarci.
Nel momento in cui ci siamo fermati e il tempo concesso ci ha in qualche modo permesso di ripartire da zero, di annullare tante cose, riscoprendole da capo, ripensandole, io avevo l’urgenza di cercare Bellezza. Ma la bellezza non è abbastanza, non significa nulla se non il sentimento che proiettiamo su ciò che stiamo guardando, e non spiega questa necessità di gridare che esistiamo e siamo così.
Ho quindi cercato l’autenticità, la verità del corpo e della forma, la verità che ogni corpo voleva raccontarmi.
Bodies è quindi uno sguardo sulla realtà che desidera manifestarsi.
Aver trovato riscontro in tante persone, che volontariamente si sono offerte, è un atto di rivoluzione interiore ed esteriore enorme. Ed è arrivato proprio nel momento della caduta, dell’apatia, del silenzio.
L’armonia, l’appagamento, hanno a che fare anche con quella parte inspiegabile di noi che ci porta alla contemplazione.
Ciò che si attiva dentro di noi perchè ciò avvenga.
Guardare il proprio corpo e sentirsi bene. Mostrarlo perchè esiste e ne abbiamo il diritto.
Ho esplorato ogni corpo con lentezza, utilizzando una macchina analogica (la Yashica Mat 124G), per avvicinarmi a ciò che avevo di fronte con sguardo nuovo, per rendere giustizia a ciò che ognuno voleva mostrarmi, la sua autenticità.
Se vuoi partecipare al progetto scrivimi.